James Hall Nasmyth - Full Moon - 1874 - via Eastman Museum
A month of moons 🌘🌗🌕🌓🌒
Space: Submission
View of Earth from Apollo 12 spacecraft window
via reddit
Anelli di Saturno, il grande Titano e Encelado coi suoi geyser di ghiaccio. Un altro grande regalo della Cassini, che sta per concludere la sua missione.
Image of Titan taken by the Cassini spacecraft
NASA/JPL-Caltech/SSI/Kevin M. Gill
RIP John Glenn
On March 2, 1963 Engineer Thomas Byrdsong checks the Apollo/Saturn 1B Ground-wind-loads model in the Transonic Dynamics Tunnel at Langley Research Center in Hampton, Virginia. Credit: NASA
Anni 60. Sembrava una corsa inarrestabile quella verso lo spazio.
Il programma Apollo realizzò il sogno americano di portare l'uomo sulla luna prima dei sovietici, dopo le sconfitte subite da questi ultimi, prima nel ‘57 con il primo satellite Sputnik fino al ‘61 con il primo viaggio spaziale di Yuri Gagarin. Un sogno durato 3 anni, 6 missioni e 12 astronauti. Una promessa mantenuta, quella del presidente John F. Kennedy, che prevedeva la conquista del satellite terrestre entro la fine di quel decennio.
Le tecnologie aerospaziali sono migliorate esponenzialmente da quei tempi, allora perchè non si torna più sulla luna?
Parte della popolazione crede che, in realtà, nessun uomo ci sia mai stato, un'ipotesi diffusa anche sul grande schermo, da un film del '78 di Peter Hyams, Capricorn One, che racconta di una falsa missione su Marte organizzata dalla Nasa per non vedersi cancellati i finanziamenti del governo, e da un popolare libro del fotografo francese Philippe Lheureux, pubblicato nel 2001, dal titolo Lumières sur la Lune. Idee che sono state smentite più volte, grazie anche alle sonde come la Lunar Reconnaissance Orbiter che ha recentemente inviato foto che mostrano i resti dei moduli di atterraggio, le strumentazioni e i percorsi effettuati dagli astronauti.
(Ebbene sì, ci sono ancora le impronte! Niente atmosfera = niente vento)
Il problema principale è di natura economica: i fondi destinati alla NASA sono diminuiti, di conseguenza bisogna saperli gestire bene, specialmente se si hanno necessità esplorative e di sperimentazioni, con nuove missioni, tra cui quella di portare un uomo su un asteroide entro il 2025 e la conquista di Marte entro il 2030. Il programma Apollo costò circa 24 miliardi di dollari del tempo, vi lavorarono oltre 400.000 persone. Per ogni missione vi era un solo lancio del Saturn V, mentre oggi servirebbero due lanci SLS, uno per il lander ed uno per l’Orion, a distanza di sei mesi l’uno dall’altro, entrambi dotati di uno stadio propulsivo criogenico (CPS); quest’ultimo serve per portare i moduli dall’orbita terrestre (LEO) a quella lunare (LLO). Come in passato, il lander sarebbe diviso in una parte inferiore (modulo di discesa) ed una superiore (modulo di risalita); quest’ultima ospiterebbe tutto l’equipaggiamento, le forniture ed i consumabili per l’equipaggio, nonchè sportelli adatti al passaggio delle tute “block 2 EVA Deep Space Suit”. Al termine del soggiorno lunare, l’equipaggio ripartirebbe verso l’Orion, che ha sufficiente delta-V per ricongiungersi al modulo di risalita in qualsiasi momento, anche se un rientro non nominale potrebbe imporre una permanenza in orbita lunare in attesa di una finestra favorevole alla traiettoria di rientro verso la Terra. Ad ogni modo, il costo del veicolo di discesa sarebbe, da solo, di svariati miliardi di dollari, da sommare agli svariati miliardi per i lanci SLS e tutto il resto, rendendo una missione lunare assai poco probabile.
Oltre al fattore economico, le agenzie spaziali cercano di preservare le preziosissime risorse umane che hanno. Una missione lunare, anche se potrebbe sembrare molto più semplice rispetto ad una marziana, ha comunque le sue insidie. Insidie che negli anni ‘60, anche se le strumentazioni non lo permettevano quanto oggi, venivano superate con un entusiasmo da “prima volta”, nonostante i vari incidenti di percorso - vedi quello del ‘67, verificatosi durante un addestramento terrestre, nel quale persero la vita i tre astronauti destinati alle prime missioni lunari, rimandate poi alla fine del ‘68, o quello sfiorato con l’Apollo 13 nel ‘70.
L’ultima speranza di rivedere un uomo sulla luna si potrebbe avere dal fronte russo: si vocifera che, dal 2024, la Russia sospenderà i finanziamenti per la stazione spaziale ISS, e che tra il 2029 e il 2030 verrà finalmente realizzato il sogno di qualche cosmonauta di passeggiare su un corpo celeste!
The Flash Spectrum of the Sun [2048 × 1152]