Enceladus striated surface as seen by Cassini .
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ON THIS DAY: Titan, moon of Saturn, observed on November 30, 2014 by the Cassini space probe.
(NASA)
James Hall Nasmyth - Full Moon - 1874 - via Eastman Museum
Our Juno mission completed a close flyby of Jupiter on Thursday, February 2, its latest science orbit of the mission. All of Juno’s science instruments and the spacecraft’s JunoCam were operating during the flyby to collect data that is now being returned to Earth.
Want to know more? Using NASA’s Eyes on the Solar System and simulated data from the Juno flight team you can ride onboard the Juno spacecraft in real-time at any moment during the entire mission.
Cassini Project Scientist Linda Spilker and mission planner Molly Bittner take questions about the mission’s “Ring-Grazing” orbits during Facebook Live. Watch it now: www.facebook.com/NASA/videos/10154861046561772/
The deadline is Friday, February 24 for U.S. student in grades 5 to 12. For international students, visit the page for more info!
More: solarsystem.nasa.gov/educ/Scientist-For-a-Day/2016-17/videos/intro
Dione’s lit hemisphere faces away from Cassini’s camera, yet the moon’s darkened surface are dimly illuminated in this image, due to the phenomenon of Saturnshine. Although direct sunlight provides the best illumination for imaging, light reflected off of Saturn can do the job as well. In this image, Dione (698 miles or 1,123 kilometers across) is above Saturn’s day side, and the moon’s night side is faintly illuminated by sunlight reflected off the planet’s disk.
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Oggi 4 ottobre 2017, l'esplorazione spaziale celebra i suoi 60esimo anniversario con il lancio dello Sputnik1, il primo satellite artificiale. L'Unione Sovietica, nel 1957, non lanciò semplicemente un razzo ma una vera e propria sfida mondiale alla rivale U.S.A., dando inizio alla "Space Race", ovvero la corsa allo spazio. Quando ci viene raccontato dei primi lanci, non vengono mai citati i nove secoli di preparazione a questi eventi (sembra quasi che i Russi si siano svegliati un giorno e abbiano provato a lanciare qualcosa con successo!). Per capire quanto fosse enorme la necessità di andare oltre ogni confine, dobbiamo fare un salto indietro di qualche centinaio di anni! Possiamo ad esempio partire dall'XI secolo in Cina, dove una combinazione di zolfo, carbone e nitrato di potassio formano la polvere da sparo, il primo vero combustibile per i primi razzi bellici. Circa 500 anni dopo, in India, vengono migliorati i materiali di costruzione dei razzi, che saranno rivestiti di ferro, per una migliore stabilità. Nel marzo del 1926, Robert Goddard, considerato il pioniere della missilistica moderni, lancia il primo razzo alimentato con combustibile liquido, e tre anni dopo, nel luglio del 1929, lanciò un razzo attrezzato con i primi strumenti "scientifici", un barometro e una camera. Negli anni '40, verso la fine della seconda guerra mondiale, furono testati dalla Germania i primi missili balistici V-2, mentre l'America superò la barriera del suono con il Bell X-1. Queste sono solo due delle diverse sperimentazioni di successo di quegli anni, che portarono alla "corsa allo spazio" che raggiunse il suo apice con il successo dell'Apollo 11, che portò l'uomo sulla luna. Sessant'anni di trionfi, tragedie, investimenti e scoperte grazie ai quali, nel prossimo decennio, potremmo spingerci fisicamente su un altro pianeta!
A magnificent moon looms large over the Space Shuttle Columbia at Cape Canaveral, 1981.
X-15 Rocket Plane. Artist: Wilf Hardy by Atomic Scout on Flickr.
The rings of Saturn on February 2, 2016, observed by the Cassini space probe.
Dream and wish, as it’s human nature. As with the motto of my alma mater, North Carolina State University, think and do. Dare to dream, and then decide to make it happen. Landing on the moon was once science fiction. Make your dreams a reality. Roll up your sleeves and get to work.
constellation Cetus
Sufi Latinus (Latin translation of ‘Kitāb al-kawākib al-thābita’ of 'Abd al-Rahmān al-Ṣūfī), Bologna 1250-1275
BnF, Arsenal 1036, fol. 34v